l'800
ROMANTICISMO (1820 - 1870):
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l'800 - La musica strumentale e l'opera lirica
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OPERE LIRICHE: genesi e trama
OPERE LIRICHE: biografia del compositore
Inno di Mameli Karaoke - parafrasi e testo
breve storia dell'inno italiano: L'Inno di Mameli, scritto nel 1847 dal poeta e patriota Goffredo Mameli (Genova 1827-Roma 1849) e messo in musica 2 mesi dopo da Michele Novaro (Genova 1822-ivi 1885), accompagnò le iniziative unitarie italiane a partire dai moti del 1848, ai quali partecipò lo stesso Mameli. Il fervore patriottico che lo contraddistingue lo rese l'inno più amato del Risorgimento italiano, tanto che il primo biografo di Cavour e Vittorio Emanuele II, Giuseppe Massari, lo definì il vero e proprio Inno Nazionale; Giuseppe Verdi doveva evidentemente essere della stessa opinione quando lo inserì, a rappresentanza dell'Italia, nell'Inno delle Nazioni da lui composto in occasione dell'Esposizione Universale di Londra del 1864. Il 12 ottobre 1946 l'Inno di Mameli, soppiantando la Marcia Reale, divenne l'Inno Nazionale della Repubblica Italiana.
Gotifredo Mameli dei Mannelli meglio noto come Goffredo Mameli (Genova, 5 settembre 1827 – Roma, 6 luglio 1849), è stato un poeta, patriota e scrittore italiano nato nel Regno di Sardegna. Annoverato tra le figure più famose del Risorgimento italiano, morì a soli 21 anni a seguito di una ferita infetta che si procurò durante la difesa della seconda Repubblica Romana. È l'autore delle parole dell'inno nazionale della Repubblica Italiana (1847).
Michele Novaro (Genova, 23 dicembre 1818 – Genova, 20 ottobre 1885) è stato un compositore e patriota italiano. Nato nel Regno di Sardegna, è il compositore della musica dell'inno nazionale italiano, Il Canto degli Italiani, su testo di Goffredo Mameli. La sua attività si basò soprattutto sulla composizione di inni e di canti patriottici da offrire, per le loro forti idee liberali, alla causa del Risorgimento italiano. La vita di Novaro fu quantomai semplice. Nel 1847 era a Torino, con un contratto di secondo tenore e maestro dei cori dei Teatri Regio e Carignano. Convinto liberale, pose il suo talento compositivo al servizio della causa d'indipendenza, musicando molti canti patriottici e organizzando varie raccolte di fondi per finanziare e sostenere le imprese di Giuseppe Garibaldi. Tornato a Genova, fra il 1864 e il 1865 fondò una Scuola Corale Popolare, ad accesso gratuito, alla quale dedicò tutto il suo impegno. Morì povero, il 20 ottobre 1885, tra difficoltà finanziarie e problemi di salute. Per iniziativa dei suoi ex allievi, gli venne eretto un monumento funebre nella sua città natale nel cimitero monumentale di Staglieno, accanto alla tomba di Giuseppe Mazzini
la bandiera italiana:
perchè il tricolore: La bandiera italiana è una variante della bandiera della rivoluzione francese, nella quale fu sostituito l'azzurro con il verde che, secondo il simbolismo massonico, significava la natura ed i diritti naturali (uguaglianza e libertà). Non si sa precisamente quando fosse stata utilizzata per la prima volta; Napoleone la adottò il 15 maggio 1796 per le Legioni lombarde e italiane. Nell'ottobre dello stesso anno il tricolore assunse il titolo di bandiera rivoluzionaria italiana ed il suo verde, proclamato colore nazionale, divenne per i patrioti simbolo di speranza per un migliore avvenire: con questo valore fu adottato dalla Repubblica Cispadana il 7 gennaio 1797, qualche mese dopo da Bergamo e Brescia e poi dalla Repubblica Cisalpina.In quell'epoca le sue bande erano disposte talvolta verticalmente all'asta con quella verde in primo luogo, talvolta orizzontalmente con la verde in alto; a cominciare dal 1° maggio 1798 soltanto verticalmente, con asta tricolorata a spirale, terminante con punta bianca. Nella metà del 1802 la forma diviene quadrata, con tre quadrati degli stessi colori racchiusi l'uno nell'altro; questo cambiamento fu voluto dal Melzi (vice presidente della Repubblica Italiana) per cancellare ogni vincolo rivoluzionario legato alla bandiera.Abolito alla caduta del Regno Italico, il tricolore fu ripreso, nella sua variante rettangolare, dai patrioti dei moti del 1821 e del 1831. Mazzini la scelse come bandiera per la sua Giovine Italia, e fu subito adottata anche dalle truppe garibaldine.Durante i moti del '48/'49, sventola in tutti gli Stati italiani nei quali sorsero governi costituzionali: Regno di Napoli, Sicilia, Stato Pontificio, Granducato di Toscana, Ducato di Parma, Ducato di Modena, Milano, Venezia e Piemonte. In quest'ultimo caso alla bandiera fu aggiunto nel centro lo stemma sabaudo (uno scudo con croce bianca su sfondo rosso, orlato di azzurro).La variante sabauda divenne bandiera del Regno d'Italia fino al referendum istituzionale del 2 giugno 1946, quando l'Italia divenne Repubblica e lo scudo dei Savoia fu tolto.
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1797: impiegato presso il Parlamento della Repubblica Cispadana (7 gennaio 1797 Reggio Emilia)
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1797-1814: adottato dal Regno Italico.
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1831: emblema della Giovine Italia di Giuseppe Mazzini.
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1834: adottato dalle truppe che tentarono di invadere la Savoia.
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1848, marzo: durante le Cinque Giornate di Milano il re di Sardegna Carlo Alberto assicura al Governo provvisorio lombardo che le sue truppe, pronte a venire in aiuto per la prima guerra d'indipendenza, avrebbero marciato sotto le insegne del Tricolore.
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1848: adottato dalle milizie borboniche e papali inviate in soccorso dei Lombardi, da Venezia e dal Governo insurrezionale della Sicilia.
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12 febbraio 1849: adottato dalla Repubblica Romana.
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14 marzo 1861: proclamato il Regno d'Italia. La bandiera continua ad essere, per consuetudine il Tricolore.
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24 settembre 1923: il Regio Decreto n. 2072, lo adotta come bandiera nazionale.
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2 giugno 1946: nasce la Repubblica Italiana.
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1947: il Tricolore viene introdotto nella Costituzione repubblicana.
"Va, pensiero" karaoke - parafrasi
ascolto guidato:
cos'è l'opera lirica e come è fatta - Rossini "Cenerentola"
Gioacchino Rossini e "Il Barbiere di Siviglia"
Il barbiere di Siviglia
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Casa Ricordi
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Gioacchino Rossini: "Largo al factotum" da Il barbiere di Siviglia
Gioacchino Rossini: "La calunnia è un venticello" da il barbiere di Siviglia
Gioacchino Rossini: "Ouverture" da Guglielmo Tell
Gioacchino Rossini: "Ouverture" da La gazza ladra
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Gaetano Donizetti : la vita
Gaetano Donizetti: "Una furtiva lagrima" da Elisir d'amore
Elisir d'amore
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Vincenzo Bellini: la vita
Vincenzo Bellini: "Casta Diva" da Norma
Vincenzo Bellini: "Ouverture" da Norma
Vincenzo Bellini: "Ah! Non credea mirarti" da Sonnambula
Norma
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Giuseppe Verdi: "Va pensiero" da Nabucco
Giuseppe Verdi: "Ouverture" da La forza del destino
Giuseppe Verdi: "Cortigiani vil razza dannata" da Rigoletto
Giuseppe Verdi: "Si, vendetta tremenda vendetta" da Rigoletto
Giuseppe Verdi: "La donna è mobile" da Rigoletto
Giuseppe Verdi: "Bella figlia dell'amore" da Rigoletto
Giusepp e Verdi: "Di quella pira" da il Trovatore
Giuseppe Verdi: "Libia m nei lieti calici" da La traviata
Giuseppe Verdi: "scena finale d ell'Opera La Traviata"
Giuseppe Verdi: "Amam i Alfredo" da La traviata
Giuseppe Verdi: "Marcia trionfale" da Aida
Rigoletto
l'opera lirica in Germania:
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Richard Wagner: da L' olandese volante
Richard Wagner: "la cavalcata delle Walchirie" da Le Walchirie
Richard Wagner: "Ouverture" da Tannhåuser
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Richard Wagner: "Ouverture" da Lohengrin
L'olandese volante
la musica strumentale:
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Niccolò Paganini
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Niccolò Paganini: la vita (video del 1948)
Niccolò Paganini: la vita parte 1 - 2 - 3 - 4
Niccolò Paganini: "La campanella" commentata e suonata da Uto Ughi
Niccolò Paganini: "Fantasia" (Uto Ughi)
Niccolò Paganini: "Capriccio n°24"
ascolto guidato:
"Capriccio n°12" di N. Paganini
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Franz Liszt
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F. Liszt: "Consolazione n°3" (Horowitz)
F. Liszt: "Rapsodia ungherese n° 2"
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I Preludi - Poema Sinfonico n°3 di Franz Liszt
"Sogno d'amore" di F. Liszt
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Fryderyk Chopin
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F. Chopin: la vita
F. Chopin: Concerto n°1 per pianoforte e orchestra
F. Chopin: "grande polonaise brillante" (Lang Lang)
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"Notturno op. 9 n° 2" di Chopin
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Franz Schubert
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F. Schubert: "Ave Maria"
F. Schubert: "Serenata"
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Johannes Brahms
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Johannes Brahms: "Sinfonia n°3 - 3° movimento poco allegretto)
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Hector Berlioz: "Sinphonie fantastique"
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Felix Mendelssohn: "Concerto in Mi min. per violino e orchestra"
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Jules Massenet: "Meditation" da Thais (Uto Ughi al minuto 8 del filmato)
IL VERISMO (1875 - 1895):
mappe concettuali:
ultimi decenni dell'ottocento (situazione sociale)
"La Bohème" di Giacomo Puccini (con immagini)
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Pietro Mascagni: "Intermezzo" da L'amico Fritz
Pietro Mascagni: "Intermezzo" da Cavalleria rusticana
Pietro Mascagni: "Viava il vino spumeggiante" da Cavalleria rusticana
Cavalleria rusticana
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Ruggero Leoncavallo: "Mattinata" (romanza)
Ruggero Leoncavallo: "Vesti la giubba" da I pagliacci
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Madame Butterfly
IL REALISMO:
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George Bizet: "L'amour est un oiseau rebelle" da Carmen
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Carmen
LE SCUOLE MUSICALI NAZIONALI (seconda metà '800)
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"La Moldava" di Bedrich Smetana
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Edvard Grieg
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Béla Bartòk "Danze Rumene"
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"Il mattino" di Grieg
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"Finlandia" di Sibelius
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Bedrich Smetana
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Camille Saint-Saens "Il Carnevale degli animali"
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"Sheherazade" di Rimsky-Korsakov
IL BALLETTO CLASSICO:
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Breve storia del balletto
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Adolphe Charles Adam: "Giselle"
Tchaikovsky: "Il lago dei cigni" (Roberto Bolle e Svetlana Zakharova)
Tchaikovsky: "Lo schiaccianoci"
Saint-Saens: " La morte del cigno" (Carla Fracci)
su un andante di Mozart (Roberto Bolle)
TRAMA:
"Lo schiaccianoci" di Tchikovsky
"Il lago dei cigni" di Tchikovsky
"Giselle" di Adolph Adam