Rock'n Roll

ROCK'N'ROLL



video:

le origini del ROCK - gli anni '50

Bill Haley & His Comets "Rock Around the clock (1955)

Elvis Presley "Blue suede shoes"

Elvis Presley "Jailhouse rock"

Elvis Presley "Blue suede shoes"

Elvis Presley "Can't help falling in love"

Elvis Presley "Heartbreak hotel-Hound dog-Allshook up"

Elvis Presley "And i love you so"

Elvis Presley "Its now or never"

Elvis Presley "Love me tender"

Elvis Presley "Suspicious minds"

L'ultimo concerto di Elvis Presley 16 Agosto 1977

"Gara di ballo" dal Musical GREASE

 

 

Il doo-wop
Il Doo-wop è uno stile di musica vocale derivato dal rhythm and blues e dal rock and roll, affermatosi negli Stati Uniti verso la seconda metà degli anni cinquanta.
Fu una delle forme più popolari di rock and roll degli anni cinquanta, caratterizzato da armonie vocali sincopate e cori utilizzati più come imitazione degli strumenti d'accompagnamento che come voci vere e proprie, e inoltre da testi senza senso, infatti,  prendendo a modello le armonie dei gruppi vocali più famosi negli anni quaranta quali i Mills Brothers e gli Ink Spots, i giovani afro-americani che si radunavano agli angoli delle strade delle grandi città davano vita, per lo più senza strumenti musicali, a melodie di grande semplicità, ma al tempo stesso grande raffinatezza.
I testi erano romantici e spesso sdolcinati, parlavano di amori reali o immaginari, eterni o già finiti, di baci appassionati, di sogni e di lune piene, il tutto accompagnato da voci onomatopeiche che dovevano sostituire, imitandolo, il suono degli strumenti musicali: rama-lama-ding-dong per le chitarre, eh dum bop-dum bop-dum bop-tu ru per il basso, doo-doo-wop per i fiati e così via.
Nonostante l'esplosione degli album doo-wop alla fine degli anni cinquanta, molti dei maggiori artisti non entrarono in classifica; tra le eccezioni si possono annoverare The Platters.
Non senza difficoltà il doo-wop riuscì ad inserirsi in una società americana il cui contesto sociale non prevedeva, né ammetteva, alcun tipo di integrazione rimescolando, così, vecchi e lontani dissapori razziali.
Lo spirito dell'epoca d'oro del doo-wop è stato fatto rivivere in film come American Graffiti e Grease.

 

video:
"maybe you" the Visuals (1962)

" Oh Rosemarie" the Fascinators (1957)

 

"L'orologio matto" Quartetto Cetra

 

 "Rock matto" Adriano Celentano
 

"24000 baci" Adrano Celentano

 

"Imagination" the Quotations (1961)

the Platters "The great pretender"

 

"Only you) the Platters (1955)

 

il Doo Wop (1953-1964)

"We go together" dal Musical GREASE